Finanza Digitale

Sotto questo argomento riepiloghiamo le innovazioni derivanti dall'economia digitale e dalle monete virtuali. Di seguito alcune definizioni.

Blockchain

Il blockchain è un registro dove sono memorizzate le operazioni tra due parti del network in modo sicuro, verificabile e permanente. Ogni transazione è inserita all'interno di un blocco che, prima di essere aggiunto alla catena dei blocchi precedenti e archiviato, deve essere verificato, così da controllare che non vi siano errori in grado di compromettere le informazioni archiviate e la reputazione del network.
La verifica è effettuata dai c.d. "nodi validatori" o "miner", scelti tra i partecipanti al network, che garantiscono continua presenza e imparzialità e che, a seguito del consenso e della credibilità raccolti tra gli altri aderenti al sistema, sono investiti dell'autorità di "firmare" crittograficamente la veridicità e correttezza delle operazioni. Per tale funzione normalmente ricevono un compenso.

Token

Un token é (interpello 110/2020) sostanzialmente un gettone virtuale il cui valore è deciso dal soggetto che lo emette - in genere una start up - e che vale solo all'interno di un determinato contesto, creato dall'emittente e al quale aderiscono su base volontaria tutti coloro che intendono utilizzare il token secondo gli scopi, il contenuto e le conseguenze stabiliti dall'emittente.
Una volta creata la piattaforma, i token sono scambiati in modalità peer-to-peer (P2P), ossia direttamente tra soggetti paritari, aderenti volontariamente a un network, in assenza di una disciplina regolamentare e di un'Autorità centrale che ne governi la stabilità nella circolazione. Le transazioni sono registrate e validate su un blockchain, che può essere anche di terze parti.

Esistono diverse tipologie di token, tra i quali i più diffusi sono:

  • 1.  i token di pagamento o "criptovalute" (payment o currency token), ossia mezzi di pagamento per l'acquisto di beni o servizi oppure strumenti finalizzati al trasferimento di denaro e di valori;
  • 2.  i security token, rappresentativi di diritti economici legati all'andamento dell'iniziativa imprenditoriale (ad esempio, il diritto di partecipare alla distribuzione dei futuri dividendi) e/o di diritti amministrativi (ad esempio diritti di voto su determinate materie);
  • 3.  gli utility token, rappresentativi di diritti diversi, legati alla possibilità di utilizzare il prodotto o il servizio che l'emittente intende realizzare (ad esempio, licenza per l'utilizzo di un software ad esito del processo di sviluppo).

Oltre ad attribuire i suddetti diritti, alcuni token possono essere scambiati sul mercato secondario tramite la piattaforma dell'emittente o su altre piattaforme di scambio (cfr. risposta ad interpello n. 14 del 2018).
L'evoluzione digitale ha creato poi, ulteriori tipologie di token, tra cui i token ibridi, ritenute declinazioni, sottocategorie o combinazioni di quelle sopra elencate.

Regime fiscale (IRES, IRAP ed IVA) relativo alla offerta di token digitali vedi interpello n. 17/2018


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