ESTEROMETRO OPERAZIONI CON RAPPRESENTANTE FISCALE O IDENTIFICATO

[Interessante]

  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 15/04/2019

Autore: Castegnaro Roberto Fonte: Interfile Fiscale del 15/04/2019


Classificazione:

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Operazioni con soggetto estero identificato in Italia o con suo rappresentante fiscale ed esterometro


Sulla base di quando indicato nella FAQ 30 del 27.11.2018 si ritiene che queste operazioni se non documentate da Fattura elettronica vadano comunicate con l'Esterometro, circa la Partita IVA da indicare considerato che nel caso di FE la risposta prevede di mette P. IVA italiana si è del parere di seguire lo stesso criterio.

NB: La FAQ che di seguito riportiamo fa riferimento alle operazioni attive, si ritiene comunque che lo stesso valga per quelle passive.

 

FAQ n. 30 pubblicata il 27 novembre 2018

Domanda

Nei confronti dei cessionari e/o committenti “non residenti identificati in Italia”, occorre emettere la fattura elettronica oppure effettuare la comunicazione dei dati delle fatture transfrontaliere? Si chiede, inoltre, se i predetti soggetti siano tenuti ad attrezzarsi per poter ricevere la fattura elettronica (attivazione codice destinatario, apertura Pec, abilitazione Fisconline per accedere al cassetto fiscale) e, in caso di risposta affermativa, se debbano procedere alla conservazione elettronica ai sensi del dm 17 giugno 2014, oppure possano limitarsi a richiedere al fornitore la copia cartacea.

Risposta

Per le operazioni effettuate nei confronti dei soggetti “non residenti identificati in Italia” (tramite identificazione diretta ovvero rappresentante fiscale), i soggetti passivi IVA residenti e stabiliti in Italia hanno l’obbligo, dal 1° gennaio 2019, di emettere le fatture elettroniche via SdI oppure di effettuare la “comunicazione dei dati delle fatture” ai sensi del comma 3bis dell’art. 1 del d.Lgs. n. 127/15.

Qualora l’operatore IVA residente o stabilito decida di emettere la fattura elettronica nei confronti dell’operatore IVA identificato, riportando in fattura il numero di partita IVA italiano di quest’ultimo, sarà possibile inviare al SdI il file della fattura inserendo il valore predefinito “0000000” nel campo “codice destinatario” della fattura elettronica, salvo che il cliente non gli comunichi uno specifico indirizzo telematico (PEC o codice destinatario). Per quanto riguarda il soggetto identificato in Italia, lo stesso non è obbligato ad emettere o ricevere le fatture elettroniche.

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