Locazioni brevi e cedolare secca scontata per una casa

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  Recensione di Roberto Castegnaro     Pubblicata il 18/04/2024

Autore: Vedi Articolo Fonte: Agenzia Entrate del 18/04/2024


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Tassazione ridotta al 21% per i redditi che derivano dalle locazioni brevi relativi a una unità immobiliare individuata dal contribuente


Nella tassazione dei redditi fondiari derivanti dai contratti di locazione breve, come è ormai noto, il proprietario (o il titolare di diritto reale di godimento) di unità immobiliari abitative locate a uso abitativo può scegliere il regime fiscale della cedolare secca (in alternativa al regime ordinario).

Dal 1° gennaio 2024 chi sceglie questo regime deve calcolare l’imposta sostitutiva da versare applicando la nuova aliquota di tassazione del 26% (articolo 1, comma 63, della legge n. 213/2023).

La stessa norma prevede, tuttavia, la riduzione al 21% per i redditi che derivano dalle locazioni brevi relativi a una unità immobiliare individuata dal contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.

Se un contribuente concede in locazione breve, anche per più volte, una sola abitazione la stessa godrà sempre dell'aliquota ridotta.

Se, gli immobili locati fossero due, sul reddito derivante dalla locazione breve di uno dei due (a scelta del locatore) si applicherebbe l’aliquota del 21%, sull’altro quella del 26%.

Per locazioni brevi devono intendersi i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare o che gestiscono portali telematici.

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